Tempio di Segesta: una cella temporanea a contatto con il cielo

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Il Master che stiamo frequentando ci ha portate e ci porta a scoprire luoghi bellissimi, pezzi di storia immortali che affascinano con la loro maestosità. La quarta tappa era localizzata nell’assolata Sicilia, precisamente nel Parco Archeologico di Segesta, tra natura variopinta e testimonianze storiche eterne. Il tema progettuale consisteva nell’ideazione di una struttura reversibile che potesse valorizzare la fruizione  del tempio e più generalmente tutta l’area archeologica. Il tempio di Segesta è un simbolo dell’architettura greca, costruito intorno alla fine del V secolo a.C., che ancora si erge nelle campagne siciliane tra Palermo e Trapani.  Un ottimo stato di conservazione, da piena leggibilità alla struttura, presentandolo come un tempio periptero esastilo, ovvero con sei colonne non scanalate sul lato corto.

Tempio di Segesta

Deve la sua particolarità alla mancanza della copertura e della cella di culto del Dio, che si ipotizza siano state costruite in legno o in alternativa non siano state appositamente realizzate, poichè pensato come tempio iptero, ovvero luogo destinato a rituali indigeni che avevano bisogno di un  contatto diretto con il cielo.

Fotoinserimento del progetto all’interno del tempio

Il nostro progetto si insedia proprio all’interno del tempio e reinterpreta i concetti cardini di sacralità della cella e di rapporto con il cielo. Lo sviluppo è quello di un padiglione che ricalca la pianta dell’ipotetica cella antica con un taglio nella copertura che si conclude con un vero e proprio pozzo di luce. In questa maniera il visitatore esplora il cielo secondo un climax che da una piccola striscia d’azzurro porta alla visione finale di una definita porzione di esso.

Piante e scelta della collezione espositiva

L’esposizione all’interno, volutamente ospitata in un’ambiente scuro e mistico, è legata sempre al tema conduttore di tutto il progetto, con la scelta di sculture che rappresentano e personificano i vari momenti della giornata legati ai cambiamenti del cielo e quindi della luminosità, partendo dalla sera, con il tramonto del sole verso ovest e arrivando al mattino con una luce piena e avvolgente.

Illuminazione delle statue

L’illuminazione artificiale, infine,  è studiata per enfatizzare la direzionalità e l’intensità della luce data dai vari momenti che ogni scultura rappresenta.

Veduta dall’ingresso

Il cielo in una stanza: un percorso mistico e contemplativo, una riflessione sul Cielo e la luce, che diventano tangibili, dinamici, si espongono, si traspongono, muovono e si muovono.

Veduta sala espositiva

 
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