La Marrana: Not Ordinary Land Art

Posted In: Ameglia | Italia

L’arte contemporanea è un mondo vasto e talvolta poco esplorato… ci sono molteplici correnti di pensiero, modi di operare, tendenze verso cui affacciarsi.

La natura è una forza caratterizzante quest’arte, soprattutto nel campo della Land Art, dove essa stessa diventa la materia plasmata.

Non serve andare lontano per poter ammirare opere di arte ambientale firmate dai grandi dell’arte contemporanea.

A Montemarcello, nel comune di Ameglia, in Liguria, una coppia di mecenati, i coniugi Bolongaro, hanno allestito il giardino della loro villa, La Marrana, come una meravigliosa galleria d’arte all’aperto, dove ogni angolo è una sorprendente scoperta .

Il luogo non è visibile dalla strada principale, ma bisogna addentrarsi in una via sterrata che si conclude con questa villa sorprendente. L’ingresso viene segnato da una bicicletta azzurra, che pare simboleggiare la partenza verso una nuova realtà, perché davvero ci si immerge in un mondo immaginario quando si cammina in questo giardino incantato.

La Marrana : ingresso

I tour vengono sempre organizzati in gruppi, visto che i signori accompagnano e spiegano con passione ogni opera. Queste nascono da uno studio da parte dell’artista della conformazione e della storia del territorio, che porta poi all’ideazione dell’opera stessa.

Nomi come Kounellis, Kosuth, Fulton, Vedovamazzei, Ettore Spalletti, Jean Fabre, sono tra quelli che compongono la rosa degli artisti.

Il giardino è davvero un giardino incantato, curato come fosse di proprietà la regina di cuori di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, regala ad ogni angolo momenti di arte contemporanea.

Mentre si cammina per il parco, il ciottolato reca nelle pietre più grandi i nomi delle città più importanti del mondo. Questa è l’opera , che fa parte del ciclo dei “centri del mondo”,del concettualista Joseph Kosuth, il quale ha mappato le capitali del globo in una maniera molto interessante: la direzione secondo cui si legge la scritta è la direzione verso cui, a centinaia, migliaia di km di distanza, si trova la città.

Joseph Kosuth – “Located world, La Marrana”

Yannis Kounellis al suo primo approccio con La Marrana, venne ispirato da un pino che cresce aggrovigliato e sporgente verso il basso. Li vicino, catturato da un’energia interna alla terra, realizza un foro, un pozzo, “L’ombelico del mondo” con dentro delle campane consumate, di rame ossidato.

Jannis Kounellis – “Senza titolo, La Marrana”

 

Ogni cosa della villa è contaminato dall’arte, persino le panchine sotto la veranda diventano per Fulton il suo diario descrittivo del suo cammino tra Bocca di Magra e Montemarcello. Pure i landmark sono opere: nel giardino belvedere della casa, che traguarda un paesaggio mozzafiato tra il mare e le Apuane, una quinta in ferro dalla forma irregolare impedisce la vista di alcune parti del paesaggio. L’intento di Kengiro Azuma, è infatti coprire una parte di quello che si prospetta alla vista dello spettatore (fabbriche, autostrade, caseggiati popolari), poiché intaccherebbe la magia della natura.

Hamish Fulton – “La forma della montagna”

Ci sono piccoli giardini segreti, uno dei quali raccolto tra mura di sasso, contiene al suo interno un tavolo di cristallo con una penna puntata al centro che crea delle onde concentriche. Una metafora dell’arte che si protende verso la poesia, trovando il suo centro primario nella scrittura che si propaga silenziosamente nello spazio circostante.

Montemarcello nell’epoca romana è stato scenario di guerre, e deve proprio il suo nome al generale Marcello della legione romana che era localizzata nei dintorni,  e Vedovamazzei prendendo spunto da questo, realizza una panchina sonora nella quale appena seduti si possono sentire i rumori dell’antica battaglia che si svolse in quelle terre.

La Marrana, insomma, è un luogo immancabile per gli amanti dell’arte contemporanea e non. Per capirne lo spirito bisogna visitare e immergersi ogni opera, con la mente aperta a carpire i significati più profondi!!

 

Al di fuori dei luoghi comuni: NOT ORDINARY SUMMER
La cucina oggi? Un elemento NOT ORDINARY all’interno della casa